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Dietro ogni Opera

"Hic et Nunc"

La locuzione latina " Hic et Nunc ", tradotta letteralmente, significa " qui ed ora ".

Le infinite sfumature di tale espressione conducono ad una particolare concezione della Vita, e guardo ad essa come ad un happening di durata indeterminata in cui tutto può accadere per scelta o per pura casualità, irrompe vibrante e prepotente la necessità di cogliere l'Essenza dell'Esistenza : l'Esserci .

Questo cosmico flusso energetico - vitale che invade e pervade l'esistenza, costituisce il terreno fertile in cui il propagarsi dell'energia porta ad un ricordo, trasmesso dal suo stesso echeggiare sia visivo che sonoro, nonché ad un'attesa scandita all'infinito. Ecco, allora, il verificarsi di un processo inconscio attraverso il quale la destrutturazione dello stato di coscienza si attua, dando modo di avvertire situazioni surreali, percorrendo fantasie o immagini fugaci: una parziale ma sensibile dissociazione psichica dell'Io, come avviene negli stati ipnagogici e ipnopompici, tipici di entrata ed uscita dal sonno. È proprio il coinvolgimento in tipologie di flussi energetici come il divenire delle onde marine, la metamorfosi delle nuvole in cielo, il mutamento delle dune di un deserto o l'ardere del fuoco, a provocare una sorta di alienazione subconscia della mente, un annullamento della materia nella materia, in cui l'essenza dell'esistenza diviene pregnante e permette l'accentuarsi di percezioni sensoriali uniche ed essenziali.


"Omry Ánemos"

Guardando alla vita come ad un happening di durata indeterminata, in cui tutto può accadere per scelta o per pura casualità, il viaggio è intriso da una forte consapevolezza sull'unicità ed irripetibilità di ogni singolo istante. Sorge, quindi, la necessità di cogliere, catturare, l'essenza dell'esistenza - l'Esserci . Per fare ciò, prestabilendo di voler ottenere in una prima fase una visione il più fedele possibile alla realtà, senza influenze personali e filtri emotivi (fatta eccezione per il linguaggio fotografico esclusivamente in bianco e nero), la scelta ricade sulla fotografia come mezzo di riproduzione. Nel contempo riuscire a raccontare della Vita come il fluire dell'energia diviene una volontà pregnante, nascono così degli stimoli visivi unici: adottando una matrice alquanto insolita e particolare quale la superficie dell'acqua, delle apposite tipologie il colore rilasciate su di essa evidenziano un moto casuale o indotto ed in fine catturato su un supporto fisso. Così i decimi di secondo della vita di un essere umano vengono amalgamati e rafforzati dal flusso energetico-vitale espresso attraverso il colore del monotipo: il risultato finale ci pone davanti a due visioni fondamentalmente opposte (una quanto più fedele possibile alla realtà e l'altra più legata ad una concezione astratta ma non meno percettibile) che unite comunicano prepotentemente l'essenziale. 


"I Toccanima"

I Toccanima compongono una scultura polimaterica costituita da vetro, sabbia e rame. L'intero contesto, volutamente miniaturizzato, rapportato allo spazio percepito dall'osservatore come quotidiano, induce ad una riflessione in cui l'individuo si rapporta con l'universo. I due soggetti completamente presi dal legame intenso che li unisce ci mostrano la loro struttura morfologica portante, scuoiati dal loro aspetto apparente ci rendono partecipi della fragilità spirituale da cui sono composti, nonché dalla lucente forza che li fonde insieme. Adagiati sulla sabbia, che costituisce un terreno incerto ed insidioso si ritrovano circondati dalle fragilità, dalle sofferenze e dalle difficoltà del periodo tormentato ed infinito in cui versano: una visione poetica e metafisica, che vuole scindere delle apparenze, cercare la profondità della (e dalla) superficie, rifiutare le illusioni e gli ingenui ottimismi, pur non raggiungendo a risposte definitive, certezze, ma fermandosi all'oscurità di un oltre che rimane tale. L'opera esprime con forza il senso di caducità che ammanta l'esistenza, per il quale tutto ciò che ha un inizio è destinato a finire, ed esaspera il contatto eterno che unisce i Toccanima colti negli stati emotivi più estremi.

Link al Video ---->  https://www.youtube.com/watch?v=sekV3o9Kdok


"Haya"

Haya, che in arabo significa "VITA", è un'opera informale gestuale e materica. Risulta essere determinante, in questo frangente, l'importanza del concetto " Hic et Nunc " rapportato al concetto di vita: l'importanza di ogni singolo avvenimento, di " qui ed ora": Haya altro non è che il racconto della personale concezione satura ed energetica della vita. Non essendo figurativa le forme non hanno attinenza con alcunché di riconoscibile e l'opera risulta liberata dalla dipendenza con l'oggetto fisico e può dare voce alla spiritualità; inoltre il rifiuto della " forma " dà origine ad un'opera caratterizzata da libere pennellate e densi strati di colore, segni e metodi all'insegna dell'improvvisazione, in modo che l'evento artistico, svuotato da qualsiasi residuo valore formale, si esaurisce pertanto con l'atto stesso della sua creazione. Una pittura d'azione, in cui il colore è steso con un gesto istintivo, quasi violento, accostata alla pittura materica, eseguita con particolari impasti ed accostamenti di materiali eterogenei compongono, negando una conoscenza razionale della realtà, una rappresentazione di un universo vibrante, unica testimonianza dell'essere e dell'agire. Nel " gesto " non v'è alcun momento cosciente che cerchi di razionalizzare o spiegare ciò che proviene dall'inconscio. Uno dei grandi fascini di quest'arte risiede proprio nel suo " farsi ", come il fascino della vita stà nell'essere vissuta. La scelta di un processo gestuale piuttosto che un altro, la scelta di un colore piuttosto che un altro, influenzano la percezione sensoriale dell'osservatore, richiamando alla mente sensazioni ben precise. La gestualità insita nel tracciare il segno, nello stendere il colore, nel plasmare la materia, risponde alla volontà dell'opera di costituire la testimonianza del fare e dell'essere, eliminando qualsiasi rappresentazione che non sia quella raccontata in tutte le sue caratteristiche di fisicità spazio-temporale.

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